lunedì 28 agosto 2017

Vivere... obiettivo post rientro!

Il rientro dalle ferie è sempre traumatico. Ogni anno scrivo un post in cui racconto tutto il mio disagio. Quest'anno però - ve lo giuro - è l'anno peggiore. Voi direte: perchè? dove sei stata? che avrai fatto mai? e mi crederete se vi dico che non è affatto per dove sono stata, ma per "come"? Beh, che ci crediate o no, è per quello, per quello e perchè a differenza degli altri anni, i giorni di vacanza sono stati limitati a 15 (avevo già preso ferie a giugno e non potevo averne di più). 

Sono tornata a Roma il 20 agosto e credetemi se vi dico che per strada non c'erano neanche i lavavetri. Nessuno, la morte, il deserto, la pace. Forse Roma è perfino vivibile, ma appena ho aperto il finestrino della macchina mi è mancata l'aria. Dopo 15 giorni di aria assolutamente pulita, dopo la natura, il lago, il ruscello, le volpi, il tasso, ed il mio meraviglioso gatto montenerino, arrivare in città e sentire la puzza stomachevole di scarico e di immondizia è stata una pugnalata in pieno petto.

Ormai lunedì scorso, sette giorni fa, sono rientrata a lavoro. I mezzi sono anche piacevoli, deserti, vanno veloci con poca gente e fermandosi poco alle fermate, se non fosse che mettono l'aria condizionata che nemmeno a luglio. Alle 8 del mattino, sul tram si vedono già Jon Snow e Tormud che ti salutano e ti danno il benvenuto al Nord oltre la barriera (solo per intenditori...questa) ed in ogni caso, non sai mai nè se parti, nè se arrivi. Quel brivido dell'imprevedibilità che ti danno i mezzi pubblici di Roma non manca mai.

E vabbè, scendo dal tram che sono più congelata che viva, ma scendo in tempo pur uscendo più tardi del solito da casa (e questa, per una malata di sonno come me, credetemi, è una cosa impagabile). 

In effetti potrebbe sembrare quasi che non sia stato così traumatico tornare in città, ed invece la notte non si dorme, ho sempre i vicini alle 5 che urlano (puntualmente, e qualche volta o mi metto ad urlare pure io o sparo), fa caldo, i cani che abbaiano e che fanno la cacca praticamente dietro la finestra facendomi arrivare parfum de merd da mattina a sera, mentre in vacanza respiravo odore di quercia e terra, erba tagliata fresca, neanche l'odore di concime, che non è neanche poi così sgradevole, c'era. Sentivi le cicale fino alle 20,00, poi i grilli fino alle 4,00. Poi toccava agli uccelli che annunciavano l'alba e infine il gallo alle 8,30 e di nuovo a mezzoggiorno, e se non ti mettevi una sveglia e restavi in quel buio e con quei suoni potevi dormire anche 48 ore di fila. E poi il cibo, mi manca avere il tempo di cucinare quel che mi pare, di andare a mangiare sul lago, di fare le grigliate con gli amici, mi manca essere serena, a casa, con tutto il tempo per me stessa e nessun momento per pensare allo stress.

E ho capito, durante questa vacanza, che abbiamo così poco tempo per stare bene che dobbiamo prendercelo con tutte le forze, godercelo, perchè poi se no della vita non ci resta che la fatica di aver fatto tanto per non ottenere assolutamente nulla in cambio. 
Sono tornata, e con me è tornato il mal di testa che mi aveva accompagnato per quasi un mese di fila prima che andassi in ferie, sono tornata a tutta la tensione è risalita sui miei muscoli contraendoli tutti all'altezza del collo. 
L'obiettivo di quest'anno quindi per me sarà trovare tempo - senza sensi di colpa - per fare delle cose belle e che mi fanno stare bene, dovrò curarmi, curarmi nel senso stretto della parola, aver cura di me. Dovrò fare fisioterapia, voglio vedere posti, voglio stare bene con me stessa e non aver rimpianti, d'ora in avanti e per sempre.

E' questo il mio obiettivo. Vivere la vita. E vi auguro di farcela insieme a me.

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