giovedì 27 luglio 2017

Floria Tosca, una donna non troppo furba e le Terme di Caracalla, un posto troppo bello.

Quanti di voi conoscono la Tosca? Molti, sicuramente, ma qualcuno no. Io fino a ieri non ne sapevo nulla. Fino a ieri, perchè poi ieri sera, per la prima volta sono andata a vedere l'opera a teatro. Non in un teatro qualsiasi, però. Sono andata al teatro dell'opera in estiva, alle Terme di Caracalla. Già solo il posto valeva il costo del biglietto, che forse a quel punto anche sedermi al bar a guardare le stelle in mezzo alle mura romane, sentendo la musica da lontano andava bene. Ad ogni modo ci siamo seduti, come da tradizione ci siamo spostati non appena sono calate le luci avvicinandoci (anche se di poco) al palco, e ... in scena!

Quindi, come dicevo, fino a ieri non conoscevo Floria Tosca, e non sapevo nulla di lei, nè del suo amante Mario Cavadarossi. E attenzione: SPOILER... non sapevo di quanto potesse essere stupida una donna gelosa. Si, sono altri tempi, va bene, ok, accetto che ti fai prendere dal patos, ma quando quel pezzodi# di Scàrpia ti dice che "certoooo lo fuciliamo per finta" e poi tu lo ammazzi, dico, non ti viene in mente che lo fucilano sul serio ora che hai fatto fuori il comandante? Dico... già era in dubbio da prima, figurati adesso.

Ma no, lei ci crede, e allora va bene, crediamoci anche noi. Assistiamo quindi all'accorato "e lucevan le stelle" di Mario, pronto a morire (o forse mica tanto?) che si strugge d'amore per Tosca ed arriva lei, felicissima che gli dice "guarda, fai finta di Morire, che poi ce ne scappiamo da Civitavecchia, però fingi bene..." e lui li (anche lui molto furbo) che le crede e dice "si che bello, muoio come se fosse vero, tranquilla". E con tutto sto morire quelli gli sparano... per finta? ovviamente no. E lei che fa? Vabbè questo non ve lo dico, tanto avrete capito che non finisce bene per nessuno.

Comunque il tenore ed il baritono sono stati eccezionali (ad un certo punto mi sono pure commossa, quasi come Robert De Niro ne "gli intoccabili" quando guarda Pagliacci a teatro, ma con un pò meno scagnozzi di fianco) mentre il soprano, beh, a volte era tanto sforzata che anzichè cantare parlava, ma del resto io, a parte l'indiscutibile talento di Maria Callas, non ho mai sentito una soprano che mi piacesse o che riuscissi a tollerare. 

Ho fatto tardissimo, perchè per uscire la gente stava come in the walking dead ad Atlanta, quindi ci abbiamo messo un'ora solo per arrivare da teatro alla macchina, però ne è valsa la pena, sia per la splendida cornice delle terme, sia per l'opera. Dunque vi consiglio, se avete 25 euro da spendere, di fare questa esperienza, davvero meravigliosa.


martedì 18 luglio 2017

La sagra dei maccheroni a fezze e la felicità...

La vita di paese, quando passi tutto il tempo in città, è una cosa meravigliosa. Da qualche tempio io e il mio fidanzato ci rifugiamo durante il weekend in uno splendido casolare a Montenero Sabino, provincia di Rieti. Soprattutto ora, che il caldo incombe sulla città impedendo di respirare, tutta quella natura che rende l'aria fresca anche con 6000 gradi, è un vero toccasana. I nostri weekend quindi si svolgono con gli orari di paese, ci si alza con comodo, si fa pranzo con comodo, ci si fa la pennichella, verso le 19,00 un aperitivo e poi si cena con grigliata. O viceversa si fa la grigliata a pranzo e a cena una bella spaghettata.
Questo weekend però, è stato un weekend speciale perchè abbiamo iniziato il nostro percorso estivo di sagre. Si, perchè quest'estate intendiamo non perdercene una: il nostro obiettivo è ingrassare alle sagre di paese (o quantomeno il mio, perchè il mio fidanzato non ingrassa mai).

Quindi, mentre a Palermo - la mia città natale - erano tutti pronti a festeggiare la "Santuzza" (Santa Rosalia - patrona di Palermo, appunto) e a mangiare "babbaluci" (piatto tipico del festino: lumache piccole in aglio oglio e prezzemolo), io ero in paese, a mangiare Maccheroni a Fezze con aglio oglio e maggiorana e a bermi il vinello, che secondo il signore esperto del paese, questo "nun lo fanno da nessun'artra parte eh?! bono accussì solo qui!" ed effettivamente era buonissimo. Abbiamo fatto una passeggiata, abbiamo comprato la genziana ed un'anellino per me. Abbiamo anche ricevuto i complimenti della signora: che bella coppia... e tutti sedevano con tutti, sorridevano a tutti, parlavano con tutti e ballavano, si divertivano, anche l'ultracentenaria del paese era li, alle 23,00 di sera, ad ascoltarsi la musica, a partecipare alla festa.

Mi sono sentita all'improvviso come quando avevo 7 anni e con la Nonna e il Nonno andavo a Ventimiglia di Sicilia durante la festa del paese, mi sono sentita così incredibilmente felice e ho riscoperto il piacere di stare in mezzo alla gente. Perfino la fila per il bagno è diventato motivo di chiacchiera e divertimento. Per me, per una come me, che la gente è quasi costantemente fonte d'odio, che torno a casa con l'istinto omicida, è stata una rivelazione, è stata una benedizione e ho capito che io - per citare un film - "non sono cattiva, è che i mezzi pubblici mi rendono così".