mercoledì 27 settembre 2017

In un mondo di blogger...



In un mondo di blogger, fashion blogger, social blogger, marketing blogger, food blogger e tutti i tipi di blogger che vi possono venire in mente, ci sono io. Piccola, indifesa, e totalmente disinteressata al successo. Sono disinteressata al successo perché nella vita faccio altro. Sono una persona fondamentalmente semplice, non ho mai avuto grandi desideri, dalla vita ho sempre e solo sperato di essere felice e serena. Direte “mica è poco”! E infatti non è poco per niente. Quando dico che faccio la segretaria alcuni pensano “vabbè poverina, non ha trovato altro, con una laurea in ingegneria però…” ed io invece penso “che bello, sto in un ufficio, sono serena, ho un lavoro poco faticoso, che non mi tiene impegnata la mente. Ho finito gli studi alla triennale perché non ce la facevo più, ho lavorato un anno come precaria, poi mi sono trasferita a Roma e dopo sei mesi ho trovato il famoso posto fisso”. Si. E’ privato, quindi non è mai certo come il posto fisso statale, ma è qualcosa che pare stabile, che mi da una certa serenità. E quindi è questo il mio lavoro: non faccio la blogger, faccio la segretaria. 

Quando qualcuno mi dice che non ha senso scrivere se nessuno ti legge, vorrei far presente che io ho un diario dall’età di 7 anni e nessuno ha mai letto quello che scrivo eppure ho sempre continuato a farlo, perché faceva star bene me. Quando mi sono trasferita a Roma e ho cominciato a viaggiare sui mezzi pubblici, ho iniziato a vederne di cotte e di crude, vivevo dei veri e propri incubi, delle “fantastiche avventure” che prima condividevo con semplici post su facebook e poi sono diventati racconti troppo lunghi per un semplice post. Una mia amica, che ha un blog anche piuttosto famoso (lo conoscerete, si chiama #nonpuòesserevero) mi consigliò di aprire un blog, poi me lo suggerì anche la mamma del mio fidanzato, ed infine il mio fidanzato stesso. Con così tante spinte, pensai che fosse giunto il momento di assecondare questa vena ancora una volta (perchè si, anche da ragazzina avevo un blog, quello di msn per la precisione, pieno di frasi glitterate e gif brillanti) e che forse non sarebbe andata male, ed infatti non è andata male affatto (altrimenti non sarei qui a scrivere ancora, no?). 

All'inizio sfornavo post quasi giornalmente, perché, credetemi, non c’è giorno in cui io non veda qualcosa di strano andando da casa a lavoro e da lavoro a casa. Ovviamente c’erano i periodi di magra, le vacanze estive e non parlando di tutto ciò che incontravo in giro, ma nello specifico di “fantastiche avventure” spesso e volentieri non pubblicavo niente. Non me ne sono mai fatta un cruccio, non mi sono mai domandata “chissà quanti commenti o quanti “mi piace” ha preso quel mio post”. Non ho mai ricondiviso post per aumentare “lo share”. Non avevo una pagina riferita al blog. La mia amica, la stessa di prima, ci ha messo mesi, circa sei, a convincermi. L’ho fatto, ma non perché pensassi che questo avrebbe aumentato il mio pubblico, ma perché era carino farlo, perché se magari avevo qualche battuta da fare, potevo farlo li, così non solo i miei amici avrebbero letto, ma anche altri disgraziati come me che passavano la vita struggendosi l’anima sui mezzi pubblici.

La mia amica, si, sempre lei, ha un blog di successo, scrive tanto, è brava, ha anche molti gruppi su facebook di blogger, ma, come me, non lo fa per mestiere. Lei lavora nella tv… e prima che pensiate “ah ecco perché ha un blog di successo”, vi garantisco che non la vedrete mai in tv, o forse si, glielo auguro, ma non per quello che pensate. Non fa l’attrice, non fa neanche la cantante o “l’opinionista”, anche se un po’ lo è. Lei fa la tecnica, è una di quelle che permettono a noi comuni mortali di guardare quel quadrato colorato. Per questo ha tutta la mia stima. Non voglio fare pubblicità a lei, anche se potrà sembrare, semplicemente perché non ne ha bisogno, però vorrei farvi capire il punto: lei ha moltissimi seguaci, ma li ha solamente perché è brava, perché ha saputo scrivere con costanza e impegno di temi d’interesse. Non ha mai pagato un post perché vi sbucasse in bacheca contro la vostra volontà, perché come me sostiene di essere povera per pagare ciò che per lei è un bellissimo hobby. Lo stesso vale per me. Il mio lavoro è un altro, se avessi soldi da sprecare comunque non li sprecherei per fare in modo che qualcuno che probabilmente non capirebbe nulla della mia ironia, che neanche mi leggerebbe con interesse, trovi la mia pagina e clicchi sul mio sito.

Scrivo perché mi piace: se come scrivo piace ad altri, allora sono contenta, se qualcuno, soprattutto i miei amici mi leggono ed apprezzano, sono doppiamente contenta, ma se anche fossi l’unica a leggere quello che scrivo, insieme a mia madre e al mio fidanzato, beh, la cosa mi farebbe stare bene uguale.

Tengo a precisare che rispetto tutte le persone che fanno questo come lavoro, anzi, le invidio pure. E’ gente fortunata, che nella vita fa esattamente ciò che gli piace, vivendo esperienze a tutto tondo. Viaggiando, divertendosi, guadagnando soldi in modo poco faticoso, e soprattutto senza doversi alzare ogni mattina alle 7,00 tornando a casa alle 20,00 come invece faccio io. Quindi come potrei non ammirare e rispettare delle persone che hanno realizzato i propri sogni? Semplicemente quei sogni non sono i miei, e vorrei che fosse chiaro che non devono obbligatoriamente essere i sogni di tutti quelli che hanno un blog. C'è anche gente che ha un blog, ma sogna, per esempio, di fare il gelataio (anche io vorrei fare il gelataio).

E domani, per la cronaca, vado a strafogarmi di sushi con la mia amica (sempre quella), ma non troverete nessuna foto e nessun post, perché quando mangio non penso ad altro che al cibo stesso. Bye!


4 commenti:

  1. ... e invece io il successo te lo auguro. perchè te lo meriti!! <3

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  2. Io sono d'accordissimo con te, ma se pensi che il lavoro del blogger professionista non costi fatica e se pensi che molti di questi non si alzino alle 5 e vadano a letto alle 23 ti sbagli proprio. Io vedo tantissime albe e tantissimi tramonti, molto spesso dormo 4 o al massimo 5 ore per notte. Non pensare che mi paghino per fare cose divertenti, perché se vedi foto di me in cui sorrido non hai idea della fatica che ci sia dietro ogni singolo scatto. Parlo di levatacce alle 5 della mattina per trovare la luce giusta, 30000 scatti inutili perché il cliente ne vuole uno solo e come vuole lui (e spesso non è nemmeno quello che piace a te) e vai a mangiare in 2000 ristoranti dove non hai tempo nemmeno di parlare un po' con qualcuno visto che passi tutto il tempo a scattare foto. Insomma, non è che il blogger non faccia fatica e calcola che nemmeno per me è la primaria professione, mettici tutto il mio lavoro da copywriter e da social media strategist. E no, non sono un'eccezione, tutti i blogger che lavorano con me hanno questi ritmi. Insomma, il lavoro è lavoro, sempre e per tutti. Per tutto il resto io sono d'accordissimo con te.

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  3. Ma ci mancherebbe, non ho mai detto questo. Ho detto solo che non tutte le persone che scrivono nel blog lo fanno per mestiere e che quindi chi lo fa, non dovrebbe insegnare o spingere qualcun altro in quella direzione, senza sapere cosa ci sia dietro. :D

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