La vita di paese, quando passi tutto il tempo in città, è una cosa meravigliosa. Da qualche tempio io e il mio fidanzato ci rifugiamo durante il weekend in uno splendido casolare a Montenero Sabino, provincia di Rieti. Soprattutto ora, che il caldo incombe sulla città impedendo di respirare, tutta quella natura che rende l'aria fresca anche con 6000 gradi, è un vero toccasana. I nostri weekend quindi si svolgono con gli orari di paese, ci si alza con comodo, si fa pranzo con comodo, ci si fa la pennichella, verso le 19,00 un aperitivo e poi si cena con grigliata. O viceversa si fa la grigliata a pranzo e a cena una bella spaghettata.
Questo weekend però, è stato un weekend speciale perchè abbiamo iniziato il nostro percorso estivo di sagre. Si, perchè quest'estate intendiamo non perdercene una: il nostro obiettivo è ingrassare alle sagre di paese (o quantomeno il mio, perchè il mio fidanzato non ingrassa mai).
Quindi, mentre a Palermo - la mia città natale - erano tutti pronti a festeggiare la "Santuzza" (Santa Rosalia - patrona di Palermo, appunto) e a mangiare "babbaluci" (piatto tipico del festino: lumache piccole in aglio oglio e prezzemolo), io ero in paese, a mangiare Maccheroni a Fezze con aglio oglio e maggiorana e a bermi il vinello, che secondo il signore esperto del paese, questo "nun lo fanno da nessun'artra parte eh?! bono accussì solo qui!" ed effettivamente era buonissimo. Abbiamo fatto una passeggiata, abbiamo comprato la genziana ed un'anellino per me. Abbiamo anche ricevuto i complimenti della signora: che bella coppia... e tutti sedevano con tutti, sorridevano a tutti, parlavano con tutti e ballavano, si divertivano, anche l'ultracentenaria del paese era li, alle 23,00 di sera, ad ascoltarsi la musica, a partecipare alla festa.
Mi sono sentita all'improvviso come quando avevo 7 anni e con la Nonna e il Nonno andavo a Ventimiglia di Sicilia durante la festa del paese, mi sono sentita così incredibilmente felice e ho riscoperto il piacere di stare in mezzo alla gente. Perfino la fila per il bagno è diventato motivo di chiacchiera e divertimento. Per me, per una come me, che la gente è quasi costantemente fonte d'odio, che torno a casa con l'istinto omicida, è stata una rivelazione, è stata una benedizione e ho capito che io - per citare un film - "non sono cattiva, è che i mezzi pubblici mi rendono così".
Nessun commento:
Posta un commento