venerdì 27 novembre 2015

Caro Babbo Natale...


Si lo so che è ancora presto, ma quest'anno Babbo Natale avrà molto da fare e così ho deciso di portarmi avanti col lavoro. 
In verità non ho mai creduto a Santa Claus, nè a San Nicola, non ho mai scritto letterine né creduto nei miracoli di Natale, con le dovute romantiche eccezioni (s'intende), ma quest'anno ce n'è proprio bisogno, perché per una come me che ogni giorno vive una odissea per arrivare a lavoro, esprimere qualche desiderio è una risorsa non da poco. E quindi...

Caro Babbo Natale...
Quest'anno credo di essere stata abbastanza buona, non ho trattato male le persone che amo, non ho detto "gravi" bugie, e ho lavorato tanto, ma tanto! Quindi penso di non osare troppo se ti chiedo qualcosa per questo Natale, cose senza troppe pretese eh, è ovvio. 
Comincio con quelle che mi rendo conto siano un po' più difficili, ma almeno potrai scartarle subito e leggere le alternative.
Dunque... vorrei un enorme portale di teletrasporto, messo in giardino ma invisibile alle persone del palazzo, che, si sa, poi vorrebbero usarlo in continuazione e me lo sciuperebbero. Se il teletrasporto non è fattibile allora ti chiedo almeno un jet privato con autista oppure solo il jet e la capacità di imparare le cose come in Matrix, così potrei guidarlo da sola. Se neanche questo è possibile (però che Babbo Natale saresti?) ti chiedo almeno la fermata della metropolitana sotto casa con ultra velocità e solo un paio di fermate tra casa mia ed il mio ufficio. Dai, questa è veramente facilissima! (Non avrai pensato che ti chiedessi un cellulare nuovo o la nuovissima casa di Barbie?)
Poi vorrei che fosse vietato salire sui mezzi pubblici con chewing-gum in bocca, se si parla al telefono o se la mattina non ci si è lavati... Ecco metterei la doccia obbligatoria la mattina!! Questo puoi farlo, non è che ci vuole molto.
Ti vorrei chiedere anche se mi potessi fare trovare una bella coupè con tanto di fiocco e soprattutto tanto di parcheggio privato gratuito sotto casa, ma ovviamente, se mi regali la macchina, devi anche proibire al resto del mondo di guidare a Roma. Una sorta di "no drive zone" con la sola ed unica eccezione di me medesima. Ma se questo è troppo, allora accorcia le distanze, rendi Roma piccola come un quartiere di Palermo, dove tutti si conoscono dall'infanzia e si incontrano in piazza, quella piazza che non si chiama più col suo nome ma col nome del bar che ci sta in mezzo, o semplicemente "sotto gli alberi"... della serie "dove ci vediamo oggi, compà?" - "A u sualito, sutta l'arbuli".
Se neanche questo è possibile, perchè non puoi abbattere case e mura, allora regalami uno stipendio mensile di 5000 euro, che sono certa che tutto lo stress mattutino per raggiungere il lavoro, per tornare a casa e per avere così poco tempo per me stessa, passerebbe in un battibaleno. Concedimi due settimane di vacanze ogni 45 giorni di lavoro, obbligatorie. Regalami una villetta multi familiare, dove le altre famiglie sono la mia famiglia. Regalami un sogno... uno dei miei, che ne ho tanti, alcuni decisamente più realizzabili di questi, ma che restano nel mio cuore, che si sa, la gente è cattiva e ti porta sfiga.

Con affetto,
La tua incredula Giorgia.


2 commenti:

  1. Il problema è che se gli spedisci la letterina, per come funzionano le Poste, nemmeno gli arriva XD

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    1. Ma no infatti vado di casella email...ormai anche Babbo Natale si è modernizzato. C'ha gli elfi laureati ad Oxford con 110 e lode, che qui sarebbero stati denigrati ma che li vanno forte anche se si sono laureati a 150 anni.

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