venerdì 10 marzo 2017

Se Dante avesse preso i mezzi pubblici a Roma...

Se Dante avesse vissuto l'anno 2017 e fosse stato romano, probabilmente la Divina Commedia avrebbe avuto solo l'inferno e i gironi sarebbero stati del tutto diversi da quelli scritti da lui. 
Di seguito la mia versione dell'inferno dantesco, suddiviso nei gironi infernali.

La Divina Commedia Romana


Nel mezzo del cammin di nostra vita

mi ritrovai per una linea oscura
ché la diritta metro era smarrita. 
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura

esta linea selvaggia e puzzolente e sporca
che nel pensier rinova la paura! 
Tant'è amara che poco è più morte;

ma per trattar di ciò ch'i' vi trovai,
dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte. 
Io non so ben ridir com'i' v'intrai,

tant'era pien di sonno a quel punto
che la verace auto abbandonai.
1° Cerchio: limbo.

Ecco qui è dove mi trovo io, tra il troppo sonno e il terrore che mi rubino qualcosa, tra la stanchezza e la paura di ritovarmi ad una fermata sconosciuta dalla quale non saper più come tornare a casa.  Nel limbo si trovano le persone normali, senza una definita collocazione, che non sanno perchè sono finite in questo inferno fatto di linee tranviarie e metropolitane, di mezzi pubblici a ruote o filobus, di trenini che poi treni è un parolone chiamarli. 

2° Cerchio: lussuriosi.

In questo girone, il disgraziato Dante, che poi sarei io, senza voler peccare di presunzione (ma già che siamo all'inferno, perchè no?) si imbatte in quelli che si baciano di continuo, si lasciano andare in tremende effusioni, che fossero silenziose potrebbero portare fastidio solo agli occhi di chi guarda desiderando il medesimo amore, invece sono rumorosi, invadenti, fastidiosi, e portano danno e spaccamento del sistema nervoso anche a chi non ha problemi nella vita di coppia.

3° Cerchio: golosi.

L'avrete capito senza necessità che v'illustri chi sono i membri di questo cerchio. Coloro che mangiano, masticano, ma soprattutto lo fanno vicino le nostre orecchie e al loro passaggio lasciano una coltre di sporcizia tale che sembra fitta e densa nebbia, non si riesce più a vedere oltre.

4° Cerchio: avari e prosperi.

A chi non è mai capitato di incontrarli. Non sono particolarmente rumorosi, fastidiosi o eccentrici, ma senza dubbio urtano la sensibilità di questo pover'uomo che prende i mezzi pubblici per mera necessità. Sono coloro che salgono sulla metro con un rolex d'oro da 26,000 €, ignorando completamente il rischio che qualcuno glielo rubi: a loro che frega d'altronde? Hanno altre 26,000 € pronte da buttare. Le scarpe di prada nuove di pacca, la borsa di Louis Vouitton che se te la graffiano sono 10 anni di carcere, più o meno gli stessi anni che ha il bambino nero che l'ha cucita, la collana di zaffiri dello Zar di Russia, i gioielli della regina, e potrei continuare, ma credo che il concetto sia sufficientemente chiaro.

5° Cerchio: iracondi e accidiosi.

Uno opposto dell'altro, ma accomunati dalla loro inutilità e dalla fatidica domanda: chi è peggio, l'idiota o chi gli va dietro? e io dunque oggi vi chiedo: chi è peggio chi compie una violenza o chi, pur potendola fermare, resta zitto a guardare? In questo girone ci stanno tutti i violenti dei mezzi pubblici e sono tanti, eh. A partire dallo stronzo che ti strattona per rubarti la collanina, al pezzo di merda che ti spinge per fregarti il posto, per concludere con quelli che a violenza vanno giù gratis e picchiano gli indifesi, insultano le persone disabili, o anziane. E credetemi io ne ho viste, e sono pure dovuta scappare per non prendere calci a caso. Dante probabilmente non avrebbe usato certi termini, ma per definire gli accidiosi, quelli che magari vedono un furto, sentono un insulto e restano zitti, in silenzio, non per paura, ma magari semplicemente per totale indifferenza alla sofferenza altrui, di certo non avrebbe potuto dare punizione migliore: Dante li sommerge, privandoli di aria e parole ed è così che li vorrei vedere io, soffocati dalla loro apatia.

Mi fermo qui, limitandomi a quelli che Dante chiama "peccatori incontinenti", senza oltrepassare lo Stige che già attraversare Roma è abbastanza pericoloso.





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