giovedì 4 gennaio 2018

Cosa fare a capodanno? non è questa la vera domanda...

Ogni dicembre, la domanda che assilla la maggior parte della gente è "cosa faccio a capodanno?". Molti hanno la risposta pronta, molti altri sono indecisi tra millemila inviti, molti fanno il classico cenone e poi via, a ballare (che solo Dio sa come vi viene voglia di andare a ballare, anzi, a sudare, in mezzo a gente ubriaca - quando va bene - dopo aver mangiato per cinque ore di fila senza sosta... Perchè, non ditemi che voi non mangiate cinque ore di fila senza sosta! Se non mangiate cinque ore di fila senza sosta allora non ha senso che festeggiate il capodanno... chi non mangia cinque ore di fila a capodanno? in quale civiltà?!).  C'è chi adora stare a casa, anche da solo. Io mi ritrovo in una via di mezzo e il mio capodanno è sempre stato piuttosto coerente negli anni. Non è che adesso festeggio in un modo e a vent'anni mi spaccavo ai veglioni o al concertone di capodanno in piazza. No. Sono sempre stata coerente, come vi dicevo. 

Io il capodanno l'ho sempre festeggiato in casa, al sicuro, possibilmente lontano dalle finestre, che non è solo a Napoli che sparano (vi farei conoscere il mio dirimpettaio a Palermo, che a capodanno si affacciava dalla finestra e sparava col fucile a canne mozze). Anche quest'anno è stato così, non lontani dalle finestre perchè tanto eravamo in un casale abbastanza isolato in aperta campagna laziale, ma comunque in tutta tranquillità con amici, parenti e chiunque avesse voglia di unirsi. La parola d'ordine è sempre stata per me "serenità". Quest'anno sono stata felice, ma di solito lo sono sempre durante le festività natalizie, ad eccezione dell'epifania, che tutte le feste si porta via (brutta e cattiva, non voglio tornare a lavorooooooo!!!). Lo sono stata anche l'anno scorso, a capodanno, che ero sola col mio fidanzato, per dire.




Ad ogni modo anche per me e per i miei amici, c'è una domanda ricorrente ed assillante, in previsione del capodanno, e la domanda è "quanto resisteremo questa volta?". 

Due anni fa, forse tre ormai, perchè perdo i conti, oltre che i colpi, abbiamo avuto due non reperibili alle 23:45. Non sono arrivati neanche a festeggiare la mezzanotte. Io sono caduta alle 00,15 e gli altri, eroi, hanno tirato fino alle 2,30 circa a forza di cazzate e playstation.
Quest'anno alle 22,00, avendo cominciato a mangiucchiare e bere alle 18,30, sembravamo una manica di disperati. Il tempo non passava più e ci chiedevamo disperatamente quando sarebbe arrivata la mezzanotte. La prima l'abbiamo persa alle 23,00, con la promessa che si sarebbe alzata per brindare. La sveglia che però aveva detto di essersi messa non ha suonato (mmmm...) e così l'abbiamo svegliata per brindare (perchè già me l'immaginavo incazzata e fumante alle 7,00 del mattino che chiedeva dove fossimo finiti tutti e perchè - bastardi - non avessimo brindato con lei alla mezzanotte (e perchè, tesò?).

Gli altri volevano resistere, ma al mio "bene, anche questo capodanno se lo semo levati da..." (altissima citazione), mi sono vista seguire da una mandria di gente. Io, che c'ho messo un quarto d'ora solo per cambiarmi e mettermi il pigiama, quando sono andata in cucina per prendere il bicchiere d'acqua che non manca mai sul mio comodino, ho trovato gente che ronfava. Ancora mi domando come abbiano fatto a coricarsi e ronfare, dato che quando io sono andata in bagno, loro erano ancora in pieni festeggiamenti.
Fatto sta che questo capodanno, neanche i soliti coriacei eroi hanno resistito, e circa all'1,00, chi più chi meno, dormivamo tutti

Ed ogni anno è sempre peggio: cosa accadrà, se saremo ancora vivi, il 31 dicembre del 2018?

2 commenti:

  1. Cioè davvero il ruo dirimpettaio spara dalla finestra? 😂😂😂😂

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  2. Assolutamente si! La cosa divertente è che di fronte e cioè tra me e lui c’è il dormitorio dei preti con tanto di chiesa! 🤣🤣

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