Se si vuole scoprire cosa va di moda, beh, bisogna sicuramente andare sui mezzi pubblici. Li, in quel magico mondo multietnico, si vede di tutto, il problema è che non sempre ciò che si vede è bello. Anzi, spesso è veramente ridicolo. Quindi... forse sarebbe meglio riformulare: se si vuole scoprire cosa va di moda nel mondo kitsch, bisogna andare sui mezzi pubblici. Anche se la parola che io preferisco e che meglio descrive ciò che vedo continuamente andando e tornando da lavoro è "tascio". Credetemi, è un peccato che i non siciliani non riescano a comprendere completamente il significato di tascio, perchè è una parola bellissima, che può essere usata con diverse sfaccettature, che variano dal modo di vestire, al modo di parlare, al modo di porsi, alla capigliatura e anche ad una cosa. Ora, per farvi capire il tascio, vi farò qualche esempio di ciò che in questi giorni mi ritrovo a vedere andando sui mezzi pubblici. La prima cosa è il sandalo che andava di moda quest'estate. Un remake dei sandali da scogli che usavo quando avevo 5 anni e che non sono mai stati gradevoli.
Sono veramente una mostruosità e io non riesco ad immaginare come ad una donna possa venire in mente di indossarle. Perchè si, posso capire una ragazzina di tredici anni con indosso questo obbrobrio, perchè a tredici anni, vuoi solo essere alla moda, vuoi fare quello che fanno le tue amiche, vuoi sentirti grande e ci può stare; d'altra parte io, a tredici anni, ho fatto carte false, comprandomi di nascosto le scarpe da tennis con la zeppona solo perchè si usavano (era il periodo delle Spice Girls). Ma io ero convinta seriamente che fossero fichissime. Se ci penso ancora ad esso mi sento veramente ridicola. Mi faccio tristezza da sola, ma a tredici anni tutto è concesso.
Quello che non posso capire è come ad una donna, dai 20 anni in sù, possa venire in mentre di comprarsi e, peggio, indossare una cosa del genere, che oltre tutto, saranno scomodissime, già immagino la puzza. Perchè il piede, con 40° all'ombra, avvolto da gomma nera, suda, soffre, urla pietà.
Ma andiamo avanti, perchè al peggio non c'è mai fine. Vi ricordate che negli anni 90 c'era il walkman? Io adoravo il walkman, ma quello che mi faceva schifo era indossare le cuffie, che mi schiacciavano i capelli e mi facevano sentire ridicola. Fortunatamente inventarono gli auricolari: meravigliosi, piccoli, il suono entrava nelle orecchie e ti isolava dal mondo.
Tuttavia alla gente piace essere tasci, e così, siccome fare i dj fa fico, la gente ha cominciato a sentirsi dj anche solo ascoltando la musica del telefono, e quello che si vede in giro è gente quasi nascosta dall'enormità delle cuffie. Che l'effetto è del tutto simile a quello dei copri orecchie da sonno.
Ma poi ci sono quelle perle, quelle perle rare che ti rallegrano la giornata. Per quella di questo post devo ringraziare la mia amica Ambra che come me viaggia sui mezzi pubblici.
Perché, signori, se la cover a specchio delle mie brame che vi ho mostrato in un altro post era perfetto per spiegarvi il significato di tascio, i calzini con le orecchie sono assolutamente perfetti per farvi capire fino a che livello può arrivare l'idiozia umana!
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