giovedì 21 maggio 2015

Quello che non sopporto. 3.

Eccomi con una nuova puntata della vostra (ma anche della mia) rubrica preferita. Oggi mi concentrerò sull'essere umano, e, in particolare, sull'emisfero femminile dell'umanità. E su questo argomento le cose che non sopporto sono tantissime, per questo non perdo altro tempo e parto, come di consueto, a ruota libera: non sopporto quelle che rubano le idee delle altre, fingendo una personalità che in realtà non hanno. Non sopporto quelle che si mostrano tanto per bene e poi si scopano pure i muri. Non sopporto quelle che si fotografano pure quando vanno al cesso mettendo le labbra a buco di culo, oppure quelle che si fanno i selfie mettendo fuori la punta della lingua. Non sopporto quelle che mettono la matita per le labbra un centimetro sopra il bordo delle labbra stesse. Non sopporto quelle che si mettono i leggins color carne, soprattutto se pesano 10 volte un mammut. Non sopporto quelle che si mettono gli occhialoni da vista pur vedendoci benissimo perché va di moda così. Non sopporto quelle che si lamentano del fidanzato stronzo e però quando si pone la questione del lasciarlo dicono "ma io lo amo". Non sopporto quelle che si fanno ricostruire le unghie mettendosi dieci centimetri di artiglio che non permette loro neanche  di aggiustarsi gli occhiali senza cavarsi un occhio. Non sopporto le tizie che si truccano in macchina mentre guidano non capendo l'utilità dello specchietto retrovisore!! Non serve mica a truccarsi quello! E poi ancora meno sopporto quelle che mettono il rossetto/burrocacao muovendo solo le labbra e tenendo invece fermo l'astuccio. Ma perché!? Che fate pure delle smorfie assurde che vi fanno apparire tremendamente brutte. Non sopporto le bionde sui suv, soprattutto le bionde sui suv che per prendere i figli a scuola lasciano la macchina in doppia fila come se fosse uno scooter che non occupa affatto la carreggiata.
Sostanzialmente sono intollerante verso gran parte dell'universo femminile, e la verità è che sarei voluta nascere maschio e gay, però ci sono delle eccezioni: la mia mamma, mia nonna, le mie zie e le mie poche, ma carissime, amiche (cugine comprese), loro le amo, anche con le cose che non sopporto.  
 
 

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