Sui mezzi pubblici la gente è solitamente triste, nervosa, gettata in discussioni sul lavoro o sullo studio, o tendenzialmente chiusa nella lettura o sul proprio cellulare, e, ad eccezione di quelli che per sfogare il nervoso solitamente masticano la chewing-gum vicino al mio orecchio (se vi interessasse oggi ne ho beccati due: uno per ogni mezzo che ho preso, dall'inizio alla fine del tragitto), questa tipologia di persone è quella che mi da meno fastidio.
L'odio, il raptus omicida, la furia, il desiderio di morte, infatti, mi viene quando ho a che fare con le persone che sui mezzi pubblici sono allegre, felici, spensierate, come se fossero sedute da sole su una limousine a quindici posti con frigo bar e sedili in pelle di coccodrillo.
Ecco, queste persone sono per me come il colore rosso per i tori, come l'amplesso per un maschio di mantide religiosa, come una meteora per un dinosauro e potrei continuare con esempi sempre più catastrofici.
Se riesco ad ovviare al raptus omicida per quelli che fischiettano e canticchiano (come la signora che in questo momento - dopo una stancante giornata di lavoro dove ho pure sforato con l'orario di uscita - mi siede, guarda caso, accanto) mettendo le cuffie e la musica, non riesco invece in alcun modo a celare il fastidio che mi nasce come l'Uragano Kathrina, quando vicino a me c'è una coppia che si sbaciucchia felice. Il rumore delle labbra che sbattono è come una martellata diretta sul mio sistema nervoso, una morsa allo stomaco. E' come se il cervello mi vibrasse e il corpo, che deve eseguire i suoi comandi, tremasse di rimando. Sono certa di non porterlo nascondere, nè di volerlo in fondo. Perchè la faccia mi va a fuoco e perchè si, in fondo spero che la gente capisca di essere tremendamente urticante e si dia una regolata, ma di solito non è così, non capisce, e, anzi, giusto per aiutarmi a superare questa mia avversione al rumore delle labbra, di solito li incontro quando - come oggi - ho fatto tardi e sono stanchissima e devastata.
In questo caso non riescono a placare il mio odio profondissimo neppure le cuffie, neppure la musica a tutto volume, perché LI VEDO, e la loro vista mi da ancora più fastidio, vederli sbaciucchiare psicologicamente mi porta a sentire ancora quel tremendo suono, nonostante abbia Marcella Bella sparata nelle cuffie a tutto volume (se avete da ridire su Marcella Bella...beh, non me ne frega niente, a me piace, e quanto meno non la canticchio ad alta voce...tse!).
Se qualcuno sta pensando "ma guarda questa stronza che non lascia due ragazzi innamorati liberi di baciarsi in pace", beh no, vi sbagliate di grosso, io non sono una frigida, non sono neanche fredda e insensibile, anzi, chi mi conosce sa bene quanto io sia romantica e passionale, ma qui non si tratta di amore, di romanticismo e neanche di passione, qui si tratta della mia sanità mentale messa a serio repentaglio da atti osceni (perché di questo si tratta, di oscenità, e di solito anche i soggetti presi a solo di bello non hanno proprio nulla) in luogo, anzi, in mezzo pubblico.
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